Progettare il cambiamento
Uno spazio di approfondimento: articoli e riflessioni in ambito socio-educativo
Il 21 marzo è la giornata mondiale della marionetta e in molte zone del mondo "si aprono le danze" al teatro di animazione!
Quando giocare è una cosa seria
Nella formazione, l'apprendimento non dovrebbe mai essere separato dal divertimento, e il gioco (in particolare il burattino) può rappresentare uno strumento di valore che li unisce perché permette al formatore di creare un contesto stimolante e motivante.
Quando la formazione si fa attraverso il gioco, i risultati sono ottimi!
Il burattino come metafora
Il burattino appartiene al teatro di animazione e può diventare uno strumento di mediazione privilegiata fra adulti e tra adulti e bambini: stimola il confronto nel gruppo, facilita la valorizzazione e il riconoscimento delle differenze, favorisce e mantiene spazi per il dissenso e il dibattito.
Si tratta infatti di uno strumento in grado di supportare i partecipanti nello sviluppo di precise competenze. Ad esempio, il burattino come linguaggio “metaforico” favorisce lo sviluppo della creatività e dell’apprendimento (problem solving), la conoscenza, il confronto e la collaborazione nel gruppo (teamwork) e stimola la motivazione e il commitment.
Il burattino come metafora
Il burattino appartiene al teatro di animazione e può diventare uno strumento di mediazione privilegiata fra adulti e tra adulti e bambini: stimola il confronto nel gruppo, facilita la valorizzazione e il riconoscimento delle differenze, favorisce e mantiene spazi per il dissenso e il dibattito.
Si tratta infatti di uno strumento in grado di supportare i partecipanti nello sviluppo di precise competenze. Ad esempio, il burattino come linguaggio “metaforico” favorisce lo sviluppo della creatività e dell’apprendimento (problem solving), la conoscenza, il confronto e la collaborazione nel gruppo (teamwork) e stimola la motivazione e il commitment.
Gruppi WhatsApp dei genitori
Nella pedagogia moderna prende sempre più corpo l'idea che per qualificare l'esperienza educativa presso i Servizi alla Prima infanzia (0-6 anni) si debbano coinvolgere anche le famiglie, tenendo in considerazione la loro composizione e la loro identità in divenire come neogenitori che crescono insieme ai loro bambini.
Negli ultimi anni i "gruppi WhatsApp" dei genitori si animano ogni pomeriggio in tutta Italia; in alcuni casi questi gruppi, che hanno di per sé un effetto "moltiplicatore", non contribuiscono ad un vero arricchimento del rapporto scuola-famiglia o del rapporto fra genitori, anzi a volte essi si trasformano in spazi dove polemiche poco costruttive sono sovrane.
Tuttavia la moltiplicazione di gruppi di genitori che partecipano a queste chat evidenzia il bisogno di nuovi spazi di comunicazione dove poter esprimersi liberamente e dove poter sperimentare una diversa partecipazione nella vita educativa dei propri figli (che oltre ad essere un dovere è anche un diritto).